Luciano Manicardi, Percorsi nell’umano

La Parola, la Narrazione, la Menzogna, l’Invidia, la Vergogna, la Volontà: sono i temi su cui Luciano Manicardi ci ha fatto riflettere nel corso dei seminari tenuti presso la scuola de Il Ruolo Terapeutico di Milano e ai quali anche noi del Ruolo di Parma abbiamo partecipato.
Proponiamo con piacere alcuni spunti che possano incuriosirvi, relativi al libro appena pubblicato che li raccoglie: tematiche che sanno attraversare discipline differenti ma che hanno una base trasversale esistenziale.

La passione per l’Umano che l’autore testimonia in tutto il suo lavoro gli consente di muoversi agevolmente fra discipline differenti, dove la letteratura spicca per la sua capacità di illuminare “le tematiche che parlano dei comportamenti umani, dell’animo umano, delle contraddizioni che abitano il cuore umano”.

 

 

SOMMARIO

  1. LA PAROLA “Nell’epoca contemporanea, nel cosiddetto postumano, interrogarsi sulla parola, su cosa significhi parlare, è decisivo per il lavoro di identificazione di ciò che è umano. E soprattutto chiede di ritrovare un’etica del parlare, a fronte dello strame che vien fatto non solo della lingua italiana, ma ben più gravemente, della verità e dei modi del parlare sempre più aggressivi, violenti, irrispettosi, distruttivi, manipolatori. Il fenomeno degli haters, così diffuso sui social, è lì a dimostrarlo”.
  2. LA NARRAZIONE “Caratterizza l’uomo fin dall’alba dei tempi. L’uomo è l’essere che racconta storie. Ma cosa è divenuto il narrare nelle società del capitalismo avanzato? È ancora possibile trasmettere esperienze attraverso la narrazione? Come avvengono le narrazioni nel mondo ipertecnologizzato? E che rapporto intercorre tra narrazione e interiorità? Fondamentale per l’uomo è la capacità di dirsi. Ma questo implica anche l’ascoltarsi, il conoscersi e il verbalizzare il proprio profondo davanti a un altro”.
  3. LA MENZOGNA E che dire della menzogna nell’epoca della post-verità e nell’imperversare delle fake news? Il Dizionario Oxford ha designato “post-verità” come parola dell’anno nel 2016 e il Collins ha fatto altrettanto nel 2017 con “fake news”. La guerra in Ucraina è anche guerra mediatica, fondata sulle menzogne, sul controllo dell’informazione, sulla censura, sulla costruzione di documenti e video falsi. È come se la guerra sdoganasse e facesse cadere ogni velo e pudore sul vero fine del sistema mediatico: non informare e fornire le basi per una adeguata conoscenza della realtà, bensì distorcere la realtà per ottenere consenso. La notizia ridotta a merce”.
  4. L’invidia “L’enigma dell’invidia, una passione che non dà alcuna felicità, ma solo corrode e rende esangue chi la prova: perché l’uomo prova invidia? E perché non riconosce mai di essere invidioso?”.
  5. La vergogna “Il mistero della vergogna, emozione dolorosa quant’altre mai, eppure così importante come regolatore dei comportamenti umani. Emozione intrapsichica, ma con enorme impatto sociale e che conosce una trasformazione significativa nella nostra società “svergognata”, che si vergogna di vergognarsi. Che cos’è successo alla vergogna che accompagna l’uomo fin dai primi passi che ha mosso sulla terra?”.
  6. LA VOLONTÀ “Facoltà ambigua, ma necessaria; esposta a usi impropri e strumentalizzazioni, ma fondamentale per la costruzione personale nella libertà. In ogni caso, la volontà è una facoltà presente nell’uomo e di essa, in tempi che rischiano di vedere il risorgere dei determinismi, occorre fare tesoro. E dunque esplorarla è cosa sensata, se non perfino urgente”.

Luciano Manicardi

Nato nel 1957 a Campagnola Emilia (RE), si è laureato a Bologna con una tesi sul Salmo 68. È entrato nella comunità monastica di Bose nel 1980, dove ha continuato gli studi biblici. È Vice Priore e responsabile della formazione culturale dei novizi all’interno della comunità. Collabora a diverse riviste, tra cui Parola Spirito e Vita. Attento all’intrecciarsi dei dati biblici con le acquisizioni più recenti dell’antropologia, riesce a far emergere dalla Scrittura lo spessore esistenziale e la sapienza di vita di cui è portatrice. Il 26 gennaio 2017, a seguito delle dimissioni di Enzo Bianchi, è stato eletto priore della comunità monastica di Bose. Il 30 gennaio 2022 gli è subentrato Sabino Chialà. Attualmente è Vice Priore e responsabile della formazione culturale dei novizi all’interno della comunità.

Fra le sue opere ricordiamo:

  • (con Enzo Bianchi) La carità nella chiesa, Qiqajon, Comunità di Bose 1991
  • (con Enzo Bianchi) Magnificat. Benedictus. Nunc Dimittis, Qiqajon, Comunità di Bose 1991
  • (con Enzo Bianchi) Accanto al malato. Riflessioni sul senso della malattia e sull’accompagnamento dei malati, Qiqajon, Comunità di Bose 2000
  • Nelle tenebre una luce. Itinerari di vita nella sofferenza, CVS, Roma 2004
  • Il corpo. Via di Dio verso l’uomo, via dell’uomo verso Dio, Qiqajon, Comunità di Bose 2005
  • (con Guido Dotti) Una vita ricca di senso, Elledici, 2005
  • L’umano soffrire. Evangelizzare le parole sulla sofferenza, Qiqajon, Comunità di Bose 2006
  • Farsi prossimo, farsi umano, Qiqajon, Comunità di Bose 2012
  • Fragilità, Qiqajon, Comunità di Bose 2020